POLAROID THE BIG SHOT
Polaroid Big Shot è una delle fotocamere più singolari che Polaroid abbia mai introdotto. Si tratta di un modello con corpo rigido che fa sembrare dei nani altri modelli della serie (vedi Colorpack etc.) una forma di dimensioni colossali ed inconsuete per una macchina fotografica.
Dal software di emulazione film di VSCO al filtro di Instagram, non è certamente un caso che il riferimento stilistico vada fatto per il valore della fotografia di ieri.
C’è un certo fascino estetico che la fotografia analogica può offrire nelle sue varie incarnazioni. Una delle incarnazioni più popolari fu proprio la fotografia istantanea ed il protagonista era il Big Shot Polaroid, uno dei preferiti del famoso ed eccentrico artista Andy Warhol.
Uscito nel 1971 e prodotto fino al 1973, il mitico Big Shot era stato progettato per essere utilizzato specificamente per il ritratto, e aveva una distanza focale fissa di c.a. 120 cm.
La fotocamera Big Shot era dotata di un obiettivo 220 millimetri, un otturatore meccanico a singola-velocità, ed un fuoco fisso, oltre ad una sorta di telemetro, per aiutare il fotografo a mantenere a fuoco il soggetto.
Sopra il corpo era presente una ampia lente di Fresnel che fungeva da diffusore, per distribuire la luce del flash e quindi ammorbidire le ombre nette quando veniva scattata la foto.
Poiché la fotocamera stessa era, come detto, a Fuoco fisso, il fotografo doveva spostarsi avanti e indietro fino a quando compariva nel mirino il soggetto a fuoco. Questa simpatica tecnica era stata chiamata la “Big Shot Shuffle“.
Incredibili ritratti sono stati creati con questa simpatica ed inusuale fotocamera, ritratto interessante di un’epoca ormai andata, superata dai tecnologismi, ma che resta comunque affascinante ed insuperata.